Il kefir è una bevanda che ormai ci accompagna da anni, per chi non lo sapesse è una bevanda fermentata probiotica a base di acqua naturale, grani di kefir e dolcificante naturale che apporta diversi benefici all’organismo (è ricca di vitamine e minerali).
In rete trovate vari siti specializzati se volete approfondire l’argomento.
Questo post è dedicato ai produttori di kefir, chi volesse avvicinarsi a questa preparazione mi può contattare per avere i grani di kefir che ho sempre in abbondanza 😀
Il kefir si può aromatizzare con tutto quello che vi pare, erbe aromatiche, spesso lo faccio con la menta, oppure con erbe officinali come l’equiseto, nella stagione estiva buonissimo con la frutta, a noi piace tantissimo con fragole, lamponi, ananas.
La versione al karkadè è stata una piacevole sorpresa, l’anno scorso a novembre quando sono andata a Sharm El Sheikh con la mia amica Valeria ho acquistato del karkadè, o meglio sarebbe dire i fiori di karkadè.
Vi faccio un copia incolla di alcune delle sue innumerevoli proprietà, se volete approfondire andate a leggere tutto l’articolo su Naturalia.
Il karkadè contiene acidi organici (acido malico, fitosteroli, antocianosidi, ibiscico, citrico e tartarico, acido ossalico, acido ascorbico, che conferiscono proprietà diuretiche e antisettiche delle vie urinarie,utile nelle infezioni come la sistite.
La vitamina C dall’azione antiossidante, antinfluenzale e vitaminizzante, fluidifica il sangue, mentre la presenza di flavonoidi e antociani, oltre a regalarle il bel rosso intenso dei suoi pigmenti, rendono la pianta vasoprotettiva, utile in caso di fragilità capillare varici, emorroidi e couperose e cellulite.
Il karkadè è un rimedio per l’ipertensione; recenti studi ne hanno evidenziato le spiccate capacità regolatrici della pressione sanguigna, perché se da un lato permette l’eliminazione delle tossine e le sostanze in accumulo attraverso la diuresi, dall’altra l’azione fluidificante del sangue permette un migliore funzionamento dell’intero sistema cardiocircolatorio, grazie anche ai polifenoli, presenti nel suo fitocomplesso.Inolt
re essendo una malvacea, come la malva e l’altea, contiene le mucillagini che esercitano un’azione lenitiva e protettiva sui tessuti interni dell’organismo, indicata per tutti i tipi di infiammazioni delle mucose, come gengiviti, mal di gola, raffreddore e tosse.
Nonostante la presenza dei tannini rendono il karkadè una pianta astringente, le mucillagini, quando vengono a contatto con l’acqua, formano un massa gelatinosa che aiuta meccanicamente l’evacuazione svolgendo un’azione dolcemente lassativa.
Ingredienti:
grani di kefir
karkadè
zucchero di canna
limone
Procedimento:
Il procedimento è uguale al kefir classico che fate, dovete preparare la bevanda al karkadè zuccherandola in base alla quantità di kefir che volete fare io ne avevo fatti 2 litri, quindi ho messo 5 cucchiai di zucchero di canna, ho lasciato raffreddare e ho poi messo in un vaso aggiungendo i grani di kefir e un pezzo di limone.
Questi sono i grani di kefir dopo la colatura fatta dopo 48 ore

Oltre ad avere un colore bellissimo, è davvero molto rinfrescante, è piaciuto molto anche a Marco che tra l’altro ama il karkadè fin da bambino, mi raccontava che la sua nonna lo faceva e a lui piaceva tanto ❤

Se invece volete aromatizzare con la frutta, nella seconda fermentazione, cioè dopo averlo colato, non dovete fare altro che aggiungere la frutta tagliata a tocchetti, qui sotto una bottiglia con fragole e una con ananas e lasciar fermentare ancora una mezza giornata, il kefir acquisirà il sapore della frutta e diventerà frizzantino, la frutta naturalmente può, anzi deve essere mangiata 😀

Un saluto frizzante a tutte/ti fermentatori ❤ ❤