Come voi sapete amo la Sicilia, non per niente ho sposato un siciliano 🙂 e una delle cose che amo di più della Sicilia è il pane di semola pura, fatto con pochi ingredienti e fatto ancora sopratuttto artigianalmente, si trovano ancora tanti piccoli panifici che cuociono il pane in forni a legna. Questo tipo di pane fatto naturalmente con pasta madre viene chiamato comunemente vastedda che ricorda la forma rotonda ed è più buono dopo un giorno o due, il mio naturalmente è una brutta copia, gli manca sicuramente l’aroma conferito dal forno a legna, ma qui è il pane preferito dai miei uomini.
Ingredienti:
1 kg di farina di semola di grano duro
300 g di pasta madre
20 g di sale
600 ml circa di acqua
Procedimento:
Semplicissimo nella sua preparazione, è un pane ottimo per accompagnare ogni pietanza, la sua crosta dorata e croccante lo rende ottimo anche per fare delle belle bruschette e come voi sapete io sono una golosona di queste semplici pietanze, ma veniamo alla ricetta se usate un impastatore mettete la farina, sciogliete la pasta madre con metà acqua e versatela iniziando ad impastare, aggiungete la restante acqua, quando l’impasto comincia a legare aggiungete il sale, impastate fino ad ottenere un impasto morbido, vi ricordo il sistema seno, come mi insegno mia suocera, la consistenza dell’impasto deve essere come quella di un seno morbido, oppure come il lobo dell’orecchio.
Mettete a lievitare almeno 3 ore coprendo l’impasto e mettendolo in un luogo riparato; riprendete l’impasto e date la forma pagnottosa mettendola sulla placca del forno riponendo ancora a livitare altre 3 ore.
Infornate a 250°, mettendo una ciotola di acqua nel forno per creare umidità
cuocete per 20 minuti poi abassate a 200° e cuocete ancora per circa 30 minuti, regolatevi naturalmente col vostro forno; una volta cotto sfornate la pagnotta, il pane quando è bello cotto battendolo sotto deve suonare come se fosse vuoto, lo sò è difficile spiegare un suono, ma l’esperienza vi insegnerà 🙂
mettetelo a raffreddare sulla griglia e copritelo con un canovaccio, quando è tiepido tagliatelo a fette e gustate come meglio credete
qui vedete l’alveolatura ti questo tipo di pane che solitamente è abbastanza fitta se volete un pane più alveolato dovete usare il sistema dell’autolisi che vi avevo mostrato con QUESTO PANE.
Buon pane siciliano a tutti 😉
Anch’io ho sempre adorato il pane siciliano, ricordo quello ricoperto da semi di sesamo, buonissimo!!!! il tuo è fantastico, una pagnotta magnifica………. una vera maestra!!!!! 🙂
Grazie Feli, vero giù usano molto i semi di sesamo a volte senza sapere quanto facciano bene, ma solo perchè usano così 😉
W la Sicilia e W Chicca che se la porta a tavola!!!
Il pane fatto solo con la semola non è il mio preferito a meno che non lo faccio tostare, allora è perfetto, il migliore! Carina il trucco della consistenza come il seno, non lo sapevo!! 😀
Mi chiedevo: alla fine lo copri con un canovaccio per fargli fare la crosta morbida o c’è qualche altra ragione?
Marta non hai assaggiato il mio, questo credo ti piacerebbe appena sfornato caldo caldo con un filo di olio e pepe 🙂
No il canovaccio lo uso semplicemente per farlo raffreddare piano piano, il pane con la pasta madre non andrebbe mai mangiato caldo perchè i fermenti contenuti in essa si concentrano al centro del pane raffreddandosi si ridistribuiscono in tutto il pane, così avevo letto da qualche parte 🙂
Ussignur!!! Chiccuccia, una fettozza per me e Valerio la spedisci con una raccomandata o ce la porti personalmente fino a BG? 😀 Un baciotto, stammi bene 🙂
annie cara, Bergamo non è poi così lontana se mi dici quando arrivi te lo faccio trovare appena sfornato 😉 Un baciotto anche a te 😛
Tu sei la mia pastaia preferita, sia per la pasta che per il pane.
Per me il tuo pane è pura magia 😀
Bellissimo, profumatissimo e gustosissimo!!! Il pane di semola è quello che ho amato sempre più di tutti!!!
Veramente W la sicilia e le sue ricette gustosissime!!!!!!!
Grazie Mimì, io amo tutto il pane in generale 🙂 Questo è anche il preferito dai miei uomini quindi lo faccio più spesso 🙂 E poi davvero W la Sicilia 🙂
Io mi domando: se faccio lievitare di più fa male alla pagnotta? perchè vorrei farlo, ma non ci sto con i tempi. Tipo, impasto la sera la pagnotta, lascio riposare, la mattina la sistemo, poi inizio a farla cucinare alle 14,30…. troppo? perchè i miei primi 3 pani li ho fatto così, tenendo il primo impasto in frigo 12 ore circa, ma con questo con farina di grano duro funziona lo stesso???
help Chicca, che sono molto molto avviata con la mia pasta madre e sto raccogliendo tutte le info possibili!!!
Elena puoi tenerlo in frigo anche con la semola, il massimo della lievitazione non dovrebbe superare le 12 ore altrimenti rischi il collasso (si affloscia) per questioni chimiche, che non saprei spiegarti bene e meglio appunto non superare le 12 ore! Io sono sempre andata molto ad intuito nella preparazione del pane, e sbagliando ho imparato tante cose. Al tuo posto preparerei l’impasto la sera lo metterei in frigo, la mattina gli darei la forma che voglio e quando rientro lo inforno 🙂
Ps: anche se ora che non fa caldo io mi arrischierei a lasciarlo anche solo in un ambiente fresco, a meno che tu non abbia una casa riscldata a 25°,
FAmmi sapere come va, così mi regolo se mi capitasse di dover aspettare tante ore, un abbraccione!
Ciao Chicca! Che meraviglia il tuo pane! Ma senti un po’… ormai panifico da tanto anche io ma è la prima volta che leggo di mettere l’impasto in frigo! Credevo che andasse coperto con i famosi tre strati, che dovesse stare al calduccio… Non capisco
Pippi cara, pensavo a te un attimo fa 🙂 Spero sia tutto okay, a parte il solito stress lavorativo!
L’impasto si può mettere in frigo quando si prevedono tante ore di lievitazione e si rischia il collasso dell’impasto, in questo modo si rallenta la lievitazione ma l’impasto lavora ugualmente!
Ti abbraccio e spero di vederti presto, fatti sentire 🙂
è proprio bello! sembra una di quelle pagnotte che addentava heidi!
se non avessi la pasta madre e usassi il lievito di birra con una lievitazione luuuuuuunghissima… potrebbe venirmi una bellezza simile?
altrimenti sto valutando di andare a prendere il lievito madre essicato..
ecco cosa sembrava…. Heeeeeidi, heeeeeidi… le caprette ti fanno ciaooo! 🙂 Grande chicca, pane stu – pen – do. Una meraviglia!
Grazie Dany 😛 Forte il paragone con Heide che ho sempre adorato 🙂
Ciao herbi, direi che si ti può venire anche con il livito di birra classico, unica cosa il gusto sarà diverso! Se fai lievitare a lungo puoi ridurre tantissimo la quantità di lievito di birra usandone pochissimi grammi! Oppure meglio ancora se non hai la pasta madre ma hai la possibilità di acquistare il lievito madre secco ti direi di usare quello 😉
ci proverò! grazie millemila!
Ecco una cosa che mangerei volentieri stasera con le castagne bollite….due o meglio ancora tre fette del tuo buonissimo pane con un filo di olio evo umbro……le castagne c’e l’ho ma il pane mi devo accontentare di vederlo in foto! Sei sempre bravissima…..!
Bone le castagne bollite, quest’anno non le ho ancora mangiate 😦 Un abbraccione!
Cara Chicca come sempre il tuo pane è meraviglioso! 😉
E tu sei un adulatrice 🙂 Grazie cara! 😉
Veramente vasto l’universo del pane, sempre pieno di scoperte!
il tuo filoncino di semola è proprio invitante! devo averlo mangiato quando vivevo da piccola in Sicilia, ma ne ho dimenticato il sapore… ora mi fai venire la curiosità…
😉
fare il pane in casa è una delle cose che mi dà una soddisfazione incomparabile… 🙂 bravissima Chicca, proverò la tua ricetta (anche se non ho la pasta madre, la prenderò secca al Naturasì) un abbraccio 🙂
Luu se vuoi la pasta madre potresti fartene dare un pezzetto da Pippi che arriva dal mio ceppo 😛
Anche a me da molta soffisfazione 😉
si si… Luu se ne vuoi un pezzetto… 😉
eccezionale! BRAVA. una siciliana nel mondo.
Grazie milla cara Carmen detto da una siciliana nel modo è per me un grande complimento 😉
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